Definitivo il licenziamento per giusta causa di un lavoratore a seguito delle minacce e delle molestie perpetrate nei confronti di una collega che aveva interrotto la loro relazione sentimentale.
Le condotte del lavoratore, quali “insistente ed assillante invio di sms e mms alla sua utenza
telefonica, anche di contenuto allusivamente minaccioso di esibizione al marito di foto o filmini della stessa di contenuto erotico, nonché appostamenti e pedinamenti nei confronti della donna,
che diffamava mediante diffusione, nei bagni di luoghi pubblici e nelle stazioni, del suo numero di telefono con invito a contattarla per prestazioni sessuali”, pur se extra-lavorative, sono state ritenute indubbiamente gravi, e, come tali, lesive del vincolo fiduciario tra il lavoratore e il datore di lavoro.
[Cassazione civ., sez. Lavoro, sentenza del 28 gennaio 2020, n. 1890]
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